Presentazione
“Icone di Resistenza” è un progetto didattico che utilizza il cinema come strumento per lo sviluppo di competenze di analisi della storia, consapevolezza ed espressione culturale ed educazione civica.
Nel 2022 il progetto ha vinto il bando del Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da MIM e MIC ed è stato realizzato attraverso la sinergia tra la scuola, guidata dalla DS dott.sa Paola Malengo, l’associazione “Isola che c’è”, i Comuni di Lendinara, Lusia e Villamarzana, Istituto Polesano per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Fiab di Rovigo, Cinema Duomo di Rovigo e Cinema Politeama di Badia Polesine. Responsabile del coordinamento del progetto: prof.ssa Francesca Morelli.
Risultati
Dopo più di un anno dal suo avvio, l’Istituto Comprensivo di Lendinara è orgoglioso di presentare pubblicamente i risultati del progetto cinema CIPS, realizzato attraverso un importante bando del Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da
MIM e MIC.
Mercoledì 6 dicembre alle ore 17, presso il Cinema Multisala Politeama di Badia Polesine, si è tenuta la prima proiezione ufficiale del docufilm “Icone di Resistenza”, realizzato dagli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di I grado “A. Mario” di Lendinara ed “E. Fermi” di Lusia.
C’è un filo rosso, o meglio, un fazzoletto rosso simbolo della Resistenza, che lega tra loro momenti cruciali della storia locale e nazionale, come l’eccidio di Villamarzana, l’eccidio di Villadose, le imprese di Otello Pighin, Bellino Varliero e Gesumio Marchetto, solo per citare
alcune delle vicende che i ragazzi hanno reinterpretato diventandone sceneggiatori, registi e attori.
Questo filo rosso è proprio lo sguardo dei giovani, che prima si è fissato sulla comprensione e analisi delle radici dei valori civili italiani e poi si è rivolto al futuro, raccontando il coraggio di lottare per la propria libertà e le idee che vediamo ripetersi in nuovi presenti.
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Il progetto “Icone di Resistenza” parte dall’intenzione di utilizzare il cinema come strumento per la didattica della storia ma arriva ad un traguardo ben più importante: permette ai ragazzi di costruire un senso di appartenenza alla comunità e al territorio e una nuova consapevolezza civica che li guidi nelle loro scelte di vita.
Gli storici non si aspettino dunque un racconto filologico dei fatti: ciò che hanno fatto i ragazzi, attraverso la sapiente guida dei docenti e dei formatori dell’associazione “L’isola che c’è”, è stato un percorso conoscitivo ed emozionale, un’esperienza immersiva nel cinema, che ha permesso loro di sviluppare molteplici competenze: le tecniche dello storytelling, l’uso dei simboli nella costruzione di immagini, l’ideazione e stesura di una sceneggiatura originale, in un lavoro corale di quasi 200 alunni, che ha visto coinvolte anche le loro famiglie, tutto il personale scolastico e molteplici enti locali e culturali che hanno creduto nel progetto e lo hanno sostenuto nelle sue fasi di realizzazione.